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La casa della batteria Snc di Formica Antonio & C.

Si vedono sempre più spesso circolare sui social network consigli da seguire per ridurre l’inquinamento, difendere la natura e risparmiare le risorse per uno sviluppo sostenibile.

Peccato che ci sia un fattore che annulla tutti gli sforzi che facciamo per seguire questi consigli; questo fattore si chiama Antropentropia.

Tutti voi vi starete chiedendo cosa mai sia ed infatti questo termine è un neologismo introdotto da Roberto Albanesi per dimostrare quanto gli sforzi da parte degli ambientalisti siano vani se la politica non si renda conto del fatto che sulla terra siamo sempre di più e abbiamo bisogno di sempre più spazio.

Per Antropentropia (A) intendiamo un semplice prodotto:
A = S x N

“S è la superficie che compete a ogni uomo come suo spazio vitale e che ha sottratto alla natura: la casa dove abita, le strade, le strutture (luoghi di lavoro, luoghi ricreativi, scuole, ospedali ecc.). Si tratta della quota individuale che abbiamo tolto alla Terra. Tale quota cresce continuamente con il progresso.”

Per N intendiamo il numero di uomini presenti sulla terra.

Come afferma lo stesso Albanesi:

“dalla preistoria l’antropentropia continua ad aumentare”
Per cui che senso ha adottare questi piccoli sforzi quotidiani se poi la popolazione cresce in continuazione come anche lo spazio che compete ad ogni singolo cittadino?

“che senso ha preoccuparsi di salvare una pianta, una specie animale, quando un banale calcolo dell’aumento dell’antropentropia ci dice che fra X secoli la natura sarà estinta?”

Sembrerebbe una riflessione pessimistica ma la via di uscita esiste e significa un controllo da parte delle autorità politiche del fattore Antropentropia.

Abbiamo detto che esso dipende da due fattori: S e N.
Per cui che senso non proporre politiche di controllo demografico per evitare un aumento sconsiderato della popolazione? La politica dovrebbe occuparsi proprio di questo; controllare il fattore N. Che senso ha infatti diminuire l’inquinamento del 30% se nello stesso periodo la popolazione raddoppia?

Per quanto riguarda il fattore S lo sviluppo di costruzioni, strade e infrastrutture deve essere compatibile con la natura. L’aumento dello spazio cementificato a discapito della natura deve essere controllato; Non è più possibile infatti continuare a espandersi in modo indiscriminato senza tener conto di questo fattore.

“se ognuno di noi avesse a disposizione un terreno di SOLI (incredibile, ma vero!) settanta metri per settanta, ogni metro della penisola sarebbe urbanizzato.”

Inquinamento, specie in via di estinzione, ghiacci polari, foreste distrutte sono tutti derivati del fattore Antropentropia per cui tenerlo sotto controllo da parte delle autorità politiche e fissarne un limite “assoluto” significherebbe un beneficio per tutto l’ambiente.Continuiamo a parlare di rifiuti e di come dovremmo comportarci. Dopo i sì e no della raccolta differenziata il tema di oggi sono le batterie auto. Il problema di questo prodotto riguarda la presenza di piombo e acido solforico. Il piombo, ad esempio, è un potente inquinante molto pericoloso, perché si accumula negli esseri viventi e lungo tutta la catena alimentare. A tavola ce lo potremmo ritrovare nel pesce: secondo la Relazione sul sistema di allerta comunitario del ministero della Salute, nel 2007 ci sono state segnalazioni per la presenza di piombo nelle cozze, nel pesce spada.

Se ci pensa il vostro elettrauto a sostituirvi la batteria non c’è problema per lo smaltimento: ogni esercizio ha infatti un contratto con il Consorzio Obbligatorio Batterie Esauste (Cobat). Come previsto dalla legge il Consorzio ha il compito di “ha il compito di assicurare la raccolta delle batterie esauste e dei rifiuti piombosi ed organizzarne lo stoccaggio, quindi cedere i prodotti stessi alle imprese che ne effettuano il recupero tramite riciclaggio, nonché il compito di monitorare tutte le attività di raccolta, commercializzazione e riciclaggio di batterie esauste e rifiuti piombosi che emergono sul territorio italiano”.

Ma se il lavoro di sostituzione della batteria d’auto è un “fai da te” il consiglio è quello di chiamare l’azienda municipale per la gestione rifiuti del proprio comune e chiedere in quali siti è possibile consegnare le batterie. Oppure rivolgersi al Cobat. Sul sito è possibile conoscere il raccoglitore incaricato più vicino alla propria abitazione. Solo nel 2007 il Cobat ha raccolto e avviato al riciclaggio circa 190mila tonnellate di batterie esauste recuperando oltre 105 mila tonnellate di piombo.

La casa della batteria s.n.c.
via del ruzante 15 bastia u pg
tel 0758011686 360714403

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